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Una Metodologia per lo studio preliminare dei siti archeologici Nuragici e pre-Nuragici

Il progetto è finanziato dalla Regione Sardegna RAS/CRP, LR7/2007 annualità 2020
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ArchaeoSardinia ha l’obiettivo di definire una metodologia che attraverso l’elaborazione, l’analisi e il confronto di dati ottenuti con diverse tecniche di indagine non invasive consenta di individuare, valutare e documentare un sito archeologico non ancora o solo parzialmente esplorato tramite 4 passi fondamentali

1. Analisi multitemporale/multisensore di immagini satellitari

Il progetto prevede l’elaborazione e analisi mutitemporale/multisensore di immagini da satellite con l’obiettivo di: individuare nuove potenizali aree da indagare e monitorare movimenti precisi del terreno per preservare i siti archeologici.

2. Documentazione del sito archeologico

Il progetto segue gli standard europei di documentazione quali la CIDOC-CRM. che “fornisce definizioni e una struttura formale per descrivere concetti e relazioni implicite ed esplicite utilizzate nella documentazione dei beni culturali” e OpenAtlas un software open source che consente di gestire dati relativi all’archeologia e al patrimonio culturale.

3. Analisi dei dati ottenuti da rilievi con drone e metodi geofisici

Il progetto prevede l’analisi di dati ottenuti da rilievi con drone attraverso l’utilizzo di diversi sensori: Lidar, Termocamera, Camera Multispettrale e dai due metodi geofisici geoelettrico per tomografia di resisitività elettrica e elettromagnetico induttivo in dominio di frequenza

4. Pubblicazione dei risultati

Il risultato principale è l’indicazione delle aree che potrebbero contenere strutture archeologiche sepolte e di eventuali fattori di rischio per la conservazione dei siti o per l'esecuzione di attività di scavo. I risultati e i dati dei rilievi sono gestiti nella piattaforma ArchaeoSardinia e pubblicati tramite applicazioni Web Gis.

Archeo Sardinia propone

Una metodologia per lo studio preliminare di siti archeologici di età nuragica e prenuragica basata su tecnologie non invasive

Archeo Sardinia integra

un set di dati opportunamente elaborati ottenuti da rilievi con drone attraverso l’utilizzo di diversi sensori: Lidar, Termocamera, Camera Multispettrale e dai due metodi geofisici geoelettrico per tomografia di resisitività elettrica e elettromagnetico induttivo in dominio di frequenza




Il sito archeologico del Nuraghe Nanni Arrù

L’area scelta per testare la metodologia è il Nuraghe Nanni Arrù sito nel comune di Quartucciu (Cagliari). Si tratta di uno dei più importanti ritrovamenti in epoca recente. Tra il 1994 e il 1999 furono eseguiti degli scavi che hanno individuato una struttura fortificata quadrilobata costituita da un mastio centrale con quattro torri, tre laterali addossate al mastio e una più grande contrapposta in modo da lasciare spazio ad un ampio cortile. Gli scavi hanno inoltre parzialmente riportato in luce altre torri, per un totale di dieci ambienti, e tracce murarie del villaggio circostante. Sul sito sono state eseguite le seguenti attività:
elaborazione e analisi mutitemporale/multisensore di immagini satellitari per la valutazione dello stato della vegetazione, temperatura e umidità del suolo attraverso il calolo di una serie di indici;
interferometria multi temporale di immagini SAR per rilevare e monitorare i cambiamenti della superficie terrestre intorno ai siti archeologici che possono essere soggetti a subsidenza o frana;
elaborazione e analisi di dati ottenuti da rilievi con drone attraverso l’utilizzo di diversi sensori: Lidar, Termocamera, Camera Multispettrale;
elaborazione e analisi di dati ottenuti con metodi geofisici: geoelettrico per tomografia di resisitività elettrica e elettromagnetico induttivo in dominio di frequenza
confronto tra i dati, caricamento dei risultati nella piattaforma ArchaeoSardinia e loro pubblicazione tramite ArchaeoSardinia WebGIS e i suoi servizi OGC compliant (qui) e ArchaeoSardinia Open Atlas nei vari formati disponibili quali ad esempio GeoJSON ,RDF-Pretty XML ,RDF-XML

12 +

Rilievi eseguiti

7

Siti Studiati

10

Tecnologie di Remote Sensing usate

30

Strati Informativi prodotti


Le Tecnologie e i sensori utilizzati sono diversi

Satellite

Radar ad apertura sintetica(SAR)

mostra...
Satellite

Multispettrale da Satellite e Data Fusion

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LIDAR

Rilievi da drone

mostra...
Metodi geofisici

Metodi geofisici

mostra...

Il bando OCRE e il progetto NuraghEO

il progetto ArchaeoSardinia si integra con un'altra iniziativa avente gli stessi obiettivi (NuraghEO), a valere su fondi Europei del bando “OCRE (Open Clouds for Research Environments)”, che prevede un voucher per l'accesso a servizi di Osservazione della Terra. Relativamente alla parte di analisi di dati satellitari si è potuto quindi estendere lo studio ad un'area a sud est della Sardegna che comprendente numerosi altri siti archeologici di epoca nuragica. Di questi ne sono stati scelti sei, oltre Nanni Arrù, aventi caratteristiche differenti. Alcuni sono nuraghi semplici, altri complessi. In alcuni è evidente la presenza di villaggi circostanti mentre per altri si può solo supporre. Solo alcuni sono stati interessati da attività di scavo

I servizi di Osservazione della Terra finanziati da OCRE, implementati da Planetek, sono forniti attraverso una piattaforma di accesso ad un servizio di monitoraggio del territorio multisensore basato su dati ottici e un'analisi interferometrica multi temporale basata su dati radar.



Gruppo di lavoro

CRS4

Laura Muscas

Responsabile scientifica del progetto, è ricercatrice senior al CRS4 nel settore Tecnologie Digitali per l'Aerospazio. Dottore di ricerca in ingegneria geologico ambientale. Le sue attività di ricerca sono focalizzate sul GIS (Sistemi Informativi Geografici) e sullo sviluppo di strumenti DSS (Sistemi di Supporto alle Decisioni) in un ampio spettro di domini applicativi. Ha coordinamento le attività di progetto e gestito i rapporti con i soggetti esterni coinvolti. Ha contribuito all'analisi dei dati e dei risultati e predisposto la documentazione.

CRS4

Roberto Demontis

Ricercatore al CRS4 nel settore delle Tecnologie Digitali per l'Aerospazio. I suoi interessi di ricerca sono incentrati sui Sistemi Informativi Geografici (GIS) e sui Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) applicati in campo ambientale e territoriale. Ha progettato e realizzato la piattaforma ArchaeoSardinia, ha effettuato i rilievi con il drone nel sito di Nanni Arrù ed eseguito la post-elaborazione dei dati rilevati, ha elaborato dati satellitari e pubblicato gli indici qualitativi risultanti nella piattaforma.

CRS4

Eva Lorrai

Ricercatrice al CRS4 nel settore Tecnologie Digitali per l'Aerospazio, è esperta di Sistemi Informativi Geografici (GIS) e di Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) in ambito ambientale e territoriale. Ha contribuito alla progettazione della piattaforma, ha effettuato i rilievi con il drone nel sito di Nanni Arrù ed eseguito la post-elaborazione dei dati rilevati.

CRS4

Zeno Heilmann

Ricercatore al CRS4 nel settore delle Tecnologie Digitali per l'Aerospazio; laurea magistrale e dottorato di ricerca in geofisica. I suoi interessi di ricerca sono l'imaging e la geofisica numerica, con particolare attenzione alla sismica esplorativa, al georadar e ai metodi elettromagnetici nel dominio della frequenza. Ha partecipato all'acquisizione dei dati di resistività apparente presso il sito di Nanni Arrù e ha collaborato alla realizzazione e interpretazione delle rispettive mappe di resistività geolocalizzate.

CRS4

Guido Satta

Ricercatore senior al CRS4 nel settore delle Tecnologie Digitali per l'Aerospazio. I suoi interessi di ricerca sono la modellistica ambientale, la geofisica numerica e l'imaging, con particolare attenzione alla sismica esplorativa, al georadar e ai metodi elettromagnetici nel dominio della frequenza. Ha partecipato alla pianificazione e all'acquisizione dei dati di resistività apparente presso il sito di Nanni Arrù e ha collaborato all'interpretazione delle mappe di resistività geolocalizzate.

Noi lavoriamo così

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