- Pagina "Home" con la Descrizione del progetto ArchaeoSardinia
- Pagina "Aiuto" con la descrizione dei pulsanti (questa pagina)
- Pagina "Configurazione" con i controlli per l'attivazione/disattivazione dei layer e l'opacità
- Pagina "Rilievi tramite drone" contiene le informazioni sugli strati informativi ricavati dal remote sensing eseguito da drone
- Pagina "Metodi Geofisici" contieme le informazioni sugli strati informativi ricavati dai rilievi ottenuti dal'applicazione dei metodi geofisici
Il Progetto ArchaeoSardinia
![Crs4](./images/crs4.png)
Il progetto ArchaeoSardinia ha l’obiettivo di definire una metodologia che attraverso l’elaborazione, l’analisi e il confronto di dati ottenuti con diverse tecniche di indagine non invasive consenta di individuare, valutare e documentare un sito archeologico non ancora o solo parzialmente esplorato tramite 4 passi fondamentali:
- Analisi multitemporale/multisensore di immagini satellitari
- Documentazione del sito archeologico
- Analisi dei dati ottenuti da rilievi con drone e metodi geofisici
- Pubblicazione dei risultati
Il sito archeologico del Nuraghe Nanni Arrù
L’area scelta per testare la metodologia è il Nuraghe Nanni Arrù sito nel comune di Quartucciu (Cagliari). Si tratta di uno dei più importanti ritrovamenti in epoca recente. Tra il 1994 e il 1999 furono eseguiti degli scavi che hanno individuato una struttura fortificata quadrilobata costituita da un mastio centrale con quattro torri, tre laterali addossate al mastio e una più grande contrapposta in modo da lasciare spazio ad un ampio cortile. Gli scavi hanno inoltre parzialmente riportato in luce altre torri, per un totale di dieci ambienti, e tracce murarie del villaggio circostante. Sul sito sono state eseguite le seguenti attività:
- elaborazione e analisi mutitemporale/multisensore di immagini satellitari
- interferometria multi temporale di immagini Radar ad apertura sintetica(SAR)
- rilievi con drone con sensori: Lidar, Termocamera, Camera Multispettrale
- rilievo con metodi geofisici: geoelettrico per tomografia di resisitività elettrica e elettromagnetico induttivo in dominio di frequenza
Il confronto tra i dati, caricamento dei risultati nella piattaforma ArchaeoSardinia e loro pubblicazione tramite questa appliacazione WebGIS, servizi OGC compliant (qui). e per la parte semantica ArchaeoSardinia Open Atlas nei vari formati disponibili, quali ad esempio GeoJSON ,RDF-Pretty XML ,RDF-XML
Il progetto è stato finanziato dalla Regione Sardegna RAS/CRP, LR7/2007 annualità 2020
![logo CRS4](/archaeosardinia/images/logo_crs4.png)
![logo Regione Sardegna](/archaeosardinia/images/logo_regione2.png)
Help
Configurazione Strati Informativi
Strati Informativi
Gestione Opacità
Rilievi tramite drone
Legende
Indici Vegetazionali
![](./images/legenda.jpg)
Termico 17/03/2023
![](./images/termoto10.png)
Termico 21/02/2023
![](./images/termoto26.png)
NDVI
Il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) è un indice vegetazionale che descrive il livello di vigoria della coltura e si calcola come il rapporto tra la differenza e la somma delle radiazioni riflesse nel vicino infrarosso e nel rosso, ossia come (NIR-RED)/(NIR+RED).
NDRE
Il Normalized Difference RED EDGE (NDRE) misura l’assorbimento da clorofilla. Il NDRE è analogo al NDVI ma utilizza il red-edge al posto del rosso, ovvero quella banda di lunghezze d’onda che si trova nella zona di transizione tra il rosso e il vicino infrarosso. La sua formula è: (NIR-REDEDGE)/(NIR+REDEDGE) Il red-edge è una regione che segna il confine tra l’assorbimento da clorofilla nella regione visibile rossa e la dispersione causata dalla struttura interna della foglia nella regione NIR.
MSAVI2
Il Modified Soil Adjusted Vegetation Index 2 (MSAVI2) è un indice di vegetazione rettificato per il suolo che cerca di risolvere alcuni dei limiti di NDVI quando applicato a zone con un alto grado di superfice esposta del suolo.
TERM
Il Termico (TERM) è la misura in gradi Celsius delle superfici ricavate dal rilievo UAV
Metodi geofisici
Legenda mappe elettromagnetiche
![](./images/legenda_em.png)
Strati GEM2
La sigla identifica 10 mappe di conducibilità apparente ottenuti dai dati dell'ettromagnetometro GEM2 della Geophex
Il nome dello strato indica il metodo "In Phase"(suscettibilità magnetica) o "Quadratura"(average quadrature) e riporta il valore di conducibilità in KHz
Strati ME
La sigla identifica le mappe di conducibilità apparente ottenute con i dati acquisiti con il MiniExplorer
Il Mini-Explorer ottiene in simultanea sia la l'apparente conducività ( 'average quadrature' [mS/m] indicato nel nome dello strato dalla sigla 'Cond') che la suscettibilità magnetica ( 'in-phase' [ppt] - indicato nel nome dello strato con 'In_ph') I tre range di profondità del mini-explorer in 'HIGH configuration' sono: 0-0.5m, 0-1m, 0-1.8m (indicati dai numeri 1,2 e 3) . Quindi per esempio il nome 'ME_InPh_01' mostra la mappa di conducibilità apparente ricavata dalla componente inphase del campo elettromagnetico indotto (relativamente al campo elettromagnetico primario, in parti per mille), misurata con il MiniExplorer, per la profondità [0-0.5m] La quantità inphase è proporzionale alla suscettibilità magnetica del terreno e può servire in particolare per l'indicazione di oggetti metallici artificiali come cavi, tubi, calcestruzzo armato, serbatoi ecc. e quindi aiuta a distinguere le strutture artificiali dalla geologia naturale vista nella mappa di conducibilità.
Strati ETR_72
Gli strati informativi vettoriali ETR_72_A, ETR_72_B, ETR_72_C sono tomografie di resistività. I profili sono stati realizzati con uno stendimento di 72 elettrodi, con una spaziatura di 0.5 m, utilizzando la configurazione quadripolare di tipo Dipolo-Dipolo.